Solennità del Corpo e Sangue di Cristo 2021

 

La la Solennità del  SS: Corpo e Sangue di Cristo o Corpus Domini è festa di precetto con la quale si conclude il periodo delle feste post pasquali..

In questa solennità celebriamo il mistero dell’Eucarestia istituito da Gesù nell’Ultima Cena e si celebra il giovedì  della II settimana di Pentecoste successivo alla solennità della Santissima Trinità , in Italia dove il giovedì non è giorno festivo civile la celebrazione di questa solennità si trasferisce alla domenica successiva.

Fu Papa Urbano IV ad istituirla ma ebbe inizio nella diocesi di Liegi in Belgio  già dal 1247 per contrastare la tessi di Berengario di Tours, il quale affermava che la presenza di Cristo non era reale ma solo simbolica. Con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264    di papa Urbano IV fu estesa a tutta la Chiesa

Inoltre all’anno precedente si fa risalire il miracolo eucaristico avvenuto a Bolsena. In questo anno liturgico la solennità del Corpo e Sangue di Cristo si celebra  Domenica 6 Giugno.

le letture sono tratte dall’ Anno liturgico  B : Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore
Es 24,3-8; Sal 115; Eb 9,11-15; Mc 14,12-16.22-26

 

La Fioritura Liturgica:

 

 

 

Nella fioritura il colore liturgico  predominante è quello della Solennità Bianco ma si può inserire anche il giallo richiamo all’oro e alla regalità.

 

 

 

 

La fioritura , dell’altare  del tabernacolo  e dell’ambone dovrà sottolineare l’amore incondizionato  donatoci da Gesù .

 

 

 

Il colore liturgico è il bianco  pertanto si suggerisce una composizione di fiori quali rose nelle sfumature del giallo e anthurium  bianchi ai quali si possono accostare gli stessi fiori nella sfumatura del r il verde si suggerisce felce cuio ea aspidistra, si suggerisce una composizione   dalla linea semplice in free stile  alla quale si possono aggiungere  grano uva pane spezzato per evocare le specie eucaristiche .

 

Le fioriture sono state realizzate dal Gruppo Servozio fioritura liturgica dell’unità Pastorale Velletri Nord Diocesi  Velletri Segni  presso la parrocchia S. Maria In trivio 

 

Inseriamo a termine di questo articolo una bella meditazione di S. Giovanni Paolo II e auguriamo a tutti una Buona Festa  del Corpus Domini.

Tutto è dono di Dio

MiL - Messainlatino.it: Francisce, quo vadis? Il Papa ha spostato la processione del Corpus Domini fuori Roma

“Tale culto è diretto verso Dio Padre per Gesù Cristo nello Spirito Santo. Innanzi tutto verso il Padre che, come afferma il Vangelo di san Giovanni, “ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia ma abbia la vita eterna”. Si rivolge anche nello Spirito Santo a quel Figlio incarnato, nell’economia di salvezza, soprattutto in quel momento di suprema dedizione e di abbandono totale di se stesso, al quale si riferiscono le parole pronunciate nel cenacolo: “Questo è il mio corpo dato per voi”… “Questo è il calice del mio sangue versato per voi…”. L’acclamazione liturgica: “Annunciamo la tua morte, Signore!” ci riporta proprio a quel momento: e col proclamare la sua risurrezione abbracciamo nello stesso atto di venerazione il Cristo risorto e glorificato “alla destra del Padre”, come anche la prospettiva della sua “venuta nella gloria”. Tuttavia è l’annientamento volontario, gradito dal Padre e glorificato con la risurrezione, che, sacramentalmente celebrato insieme con la risurrezione, ci porta all’adorazione di quel Redentore “fattosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. E questa nostra adorazione contiene ancora un’altra particolare caratteristica. Essa è compenetrata dalla grandezza di questa Morte Umana, nella quale il mondo, cioè ciascuno di noi, è stato amato “sino alla fine”. Così essa è anche una risposta che vuol ripagare quell’Amore immolato fino alla morte di Croce: è la nostra “Eucaristia”, cioè il nostro rendergli grazie, il lodarlo per averci redenti con la sua morte e resi partecipi della vita immortale per mezzo della sua risurrezione. Un tale culto, rivolto dunque alla Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, accompagna e permea innanzi tutto la celebrazione della Liturgia eucaristica. Ma esso deve pure riempire i nostri templi anche al di là dell’orario delle sante Messe. Invero, poiché il Mistero eucaristico è stato istituito dall’amore, e ci rende Cristo sacramentalmente presente, esso è degno di azione di grazie e di culto. E questo cultoCantuale Antonianum: Preghiere fedelmente tradotte: Colletta del Corpus Domini deve distinguersi in ogni nostro incontro col santissimo Sacramento, sia quando visitiamo le nostre chiese, sia quando le sacre Specie sono portate e amministrate agli infermi. L’adorazione di Cristo in questo Sacramento d’amore deve poi trovare la sua espressione in diverse forme di devozione eucaristica: preghiere personali davanti al Santissimo, ore di adorazione, esposizioni brevi, prolungate, annuali, benedizioni eucaristiche, processioni eucaristiche, congressi eucaristici. Un particolare ricordo merita a questo punto la solennità del “Corpo e Sangue di Cristo” come atto di culto pubblico reso a Cristo presente nell’Eucaristia, voluta dal mio predecessore Urbano IV in memoria dell’istituzione di questo grande Mistero. Tutto ciò corrisponde quindi ai principi generali e alle norme particolari già da tempo esistenti, ma nuovamente formulate durante o dopo il Concilio Vaticano II.

SAN GIOVANNI PAOLO II

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