Fiorire la Solennità dell’Assunzione di Maria in cielo

Assunzione della Beata Vergine Maria Fioritura realizzata presso la Parrocchia di S. Rufino Mondragone (Ce)

Il 15 agosto si festeggia l’Assunzione della Vergine Maria al cielo.In tale festa si onora Maria in quanto Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, e poichè è stata  preservata dalla macchia del peccato, Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per la vita eterna.

Questa festa ci sottolinea che  Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione  e in lei si anticipa la  risurrezione della carne che per tutti gli altri uomini avverrà dopo il Giudizio. finale.

l’Assunzione  e la dormitio Virginis, sono fra le più antiche feste mariane. Papa Pio XII il 1° novembre del 1950, Anno Santo,proclamò solennemente   con la Costituzione apostolica Munificentissimus Deus: .  come dogma di fede l’Assunzione della Vergine Maria al cielo
La Chiesa ortodossa e la Chiesa apostolica armena celebrano il 15 agosto la festa della Dormizione di Maria.

COSA SI FESTEGGIA IN QUESTA SOLENNITÀ?
L’Immacolata Vergine la quale, preservata immune da ogni colpa originale, finito il corso della sua vita, fu assunta, cioè accolta, alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell’universo, perché fosse più pienamente conforme al Figlio suo, Signore dei dominanti e vincitore del peccato e della morte. (Conc. Vat. II, Lumen gentium, 59). La Vergine Assunta, recita il Messale romano, è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la chiesa pellegrina. Questo perché l’Assunzione di Maria è un’anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale. È una solennità che, corrispondendo al natalis (morte) degli altri santi, è considerata la festa principale della Vergine.
Il 15 agosto ricorda con probabilità la dedicazione di una grande chiesa a Maria in Gerusalemme.

QUAL È LA DIFFERENZA TRA “ASSUNZIONE” E “DORMIZIONE”?

La differenza principale tra Dormizione e Assunzione è che la seconda non implica necessariamente la morte, ma neppure la esclude.

QUALI SONO LE FONTI?
Il primo scritto attendibile che narra dell’Assunzione di Maria Vergine in Cielo, come la tradizione fino ad allora aveva tramandato oralmente, reca la firma del Vescovo san Gregorio di Tours ( 538 ca.- 594), storico e agiografo gallo-romano: «Infine, quando la beata Vergine, avendo completato il corso della sua esistenza terrena, stava per essere chiamata da questo mondo, tutti gli apostoli, provenienti dalle loro differenti regioni, si riunirono nella sua casa. Quando sentirono che essa stava per lasciare il mondo, vegliarono insieme con lei. Ma ecco che il Signore Gesù venne con i suoi angeli e, presa la sua anima, la consegnò all’arcangelo Michele e si allontanò. All’alba gli apostoli sollevarono il suo corpo su un giaciglio, lo deposero su un sepolcro e lo custodirono, in attesa della venuta del Signore. Ed ecco che per la seconda volta il Signore si presentò a loro, ordinò che il sacro corpo fosse preso e portato in Paradiso».

QUAL È IL SIGNIFICATO TEOLOGICO?

Il Dottore della Chiesa san Giovanni Damasceno (676 ca.- 749) scriverà: «Era conveniente che colei che nel parto aveva conservato integra la sua verginità conservasse integro da corruzione il suo corpo dopo la morte. Era conveniente che colei che aveva portato nel seno il Creatore fatto bambino abitasse nella dimora divina. Era conveniente che la Sposa di Dio entrasse nella casa celeste. Era conveniente che colei che aveva visto il proprio figlio sulla Croce, ricevendo nel corpo il dolore che le era stato risparmiato nel parto, lo contemplasse seduto alla destra del Padre. Era conveniente che la Madre di Dio possedesse ciò che le era dovuto a motivo di suo figlio e che fosse onorata da tutte le creature quale Madre e schiava di Dio». La Madre di Dio, che era stata risparmiata dalla corruzione del peccato originale, fu risparmiata dalla corruzione del suo corpo immacolato, Colei che aveva ospitato il Verbo doveva entrare nel Regno dei Cieli con il suo corpo glorioso.

COSA DICONO I PADRI DELLA CHIESA?
San Germano di Costantinopoli (635 ca.-733), considerato il vertice della mariologia patristica, è in favore dell’Assunzione e per tre principali ragioni: pone sulla bocca di Gesù queste parole: «Vieni di buon grado presso colui che è stato da te generato. Con dovere di figlio io voglio rallegrarti; voglio ripagare la dimora nel seno materno, il soldo dell’allattamento, il compenso dell’educazione; voglio dare la certezza al tuo cuore. O Madre, tu che mi hai avuto come figlio unigenito, scegli piuttosto di abitare con me». Altra ragione è data dalla totale purezza e integrità di Maria. Terzo: il ruolo di intercessione e di mediazione che la Vergine è chiamata a svolgere davanti al Figlio in favore degli uomini.

Leggiamo ancora nel suo scritto dell’Omelia I sulla Dormizione, che attinge a sua volta da San Giovanni Arcivescovo di Tessalonica ( tra il 610 e il 649 ca.) e da un testo di quest’ultimo, che descrive dettagliatamente le origini della festa dell’Assunzione, dato certo nella Chiesa Orientale dei primi secoli: «Essendo umano (il tuo corpo) si è trasformato per adattarsi alla suprema vita dell’immortalità; tuttavia è rimasto integro e gloriosissimo, dotato di perfetta vitalità e non soggetto al sonno (della morte), proprio perché non era possibile che fosse posseduto da un sepolcro, compagno della morte, quel vaso che conteneva Dio e quel tempio vivente della divinità santissima dell’Unigenito». Poi prosegue: «Tu, secondo ciò che è stato scritto, sei bella e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto abitazione di Dio: perciò è anche estraneo al dissolvimento in polvere. Infatti, come un figlio cerca e desidera la propria madre, e la madre ama vivere con il figlio, così fu giusto che anche tu, che possedevi un cuore colmo di amore materno verso il Figlio tuo e Dio, ritornassi a lui; e fu anche del tutto conveniente che a sua volta Dio, il quale nei tuoi riguardi aveva quel sentimento d’amore che si prova per una madre, ti rendesse partecipe della sua comunanza di vita con se stesso». (Fonte famiglia cristiana)

la Fioritura Liturgica

Questa festa cade proprio nel mezzo dell’estate e delle vacanze, in questo periodo la natura abbonda di fiori e vegetazione.

La fioritura deve celebrare Maria Vergine madre del Signore  evidenziando anche, come in ogni Eucarestia , la pasqua del Signore

Quali luoghi Fiorire

Fioritura realizzata dal Servizio fioritura Liturgica dell’Unità Pastorale Velletri Nord (Roma) presso la Rettoria dei Santi Pietro e Bartolomeo in Velletri

Come in ogni Eucarestia vanno fioriti i luoghi liturgici Altare, Ambone, Tabernacolo inoltre in questa festa si deve fiorire e porre in evidenza la statua l’immagine  o la cappella dedicata alla vergine Maria presenti nell’aula liturgica.Tuttavia, evitiamo di moltiplicare le composizioni che disperdono l’attenzione, a scapito dell’essenziale: solo una, molto importante, adeguata allo spazio,  realizzata con grande attenzione sia per  la scelta degli elementi  che i colori e, naturalmente, la posizione.

 

 

 

 

 

 

Il Boquet Liturgico

Fioritura realizzata dal servizio fioritura Liturgica dell’Unità Pastorale Velletri Nord presso la Parrocchia S. Maria Assunta in cielo o del Trivio in Velletri (Roma)

In questa festa è indicato un bouquet liturgico snello e di forma ascensionale infatti tale forma richiama subito all’ascesa verso l’alto ricordando quindi al”assemblea la salita al cielo di Maria.

In relazione alla forma del bouquet che vogliamo sviluppare possiamo usare un contenitore di vetro badando a dosare il gioco di trasparenza e illuminazione, oppure sviluppare la composizione su un ceppo o su elementi rustici quali anfore o semplicemente sviluppare la composizione direttamente dal pavimento usando dei contenitori bassi nei quali avremo inserito spugne imbevute di acqua.

Per ottenere una composizione slanciata sarà opportuno porre alla base della fioritura fogliame basso e corposo come foglie di aralia, nespolo, magnolia e felce cuoio e dare  poi impulso alla composizione usando rami sottili e slanciati quali faggio, forsizia,  felce neprolephis acuminata ( la felce con foglia lunga e slanciata  diversa per forma dalla felce cuoio).

 

Per quanto riguarda i fiori senza dubbio in questa stagione vi è un’ampia scelta di specie ma come in ogni festa della vergine Maria i gigli bianchi evocano sempre la verginità, ma anche la rosa che evoca la “rosa mistica” delle litanie di Maria, e il lisianthus che nel suo significato invita all’ascesa verso l’alto  ma anche il delphinium  unito a rose , ortensie , lemonium

Armonizzando i toni di blu e bianco colori associati alla vergine Maria,  (ricordiamo che nell’iconografia, il blu è il colore della Saggezza, simbolo del silenzio, della meditazione mentre il bianco simbolo della luce della gioia ma anche della purezza)   e le forme slanciate dei delphinium e delle rose  e dei lisiathus che accompagnino il movimento  ascendente e ponendo attenzione a porre nel punto focale i  fiori quali lilium e ortensie, ricordando che in natura il verde è sempre abbondante si può elaborare una fioritura che celebri e simbolizzi l?Assunzione della Vergine.

Tuttavia è opportuno ricordare che il colore blu è colore molto difficile da rendere visibile in una chiesa pertanto è opportuno tenere in considerazione la struttura l’illuminazione dell’aula liturgica  e nel caso si rivelasse necessario ci si può orientare su colori quali  il giallo brillante e il  rosa simbolo di gioia all’avvicinarsi di una grande festa come di fatto avviene  nelle  domeniche Gaudete e Laetare ma in ogni altra scelta di colore  caso sarà opportuno ricordare che nel bouquet il bianco è una risorsa preziosa per garantire una transizione tra due colori disarmonici, introduce uno spazio di luce,dona respiro a tutta la fioritura.

alleghiamo alcuni esempi di fioriture per rendere più chiaro quanto scritto sopra ma ricordiamo che nel servizio di fioritura liturgica non dobbiamo “copiare” un modello ma il boquet   deve essere il risultato della nostra preghiera, della nostra creatività, più precisamente della nostra intera disponibilità con l’intento di condurre l’assemblea  nella celebrazione.

Buona festa e buon Servizio Il Gruppo di redazione.

 

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