Le Piante e i fiori della Vergine Maria nella tradizione e nell’iconografia cristiana : Il Giglio

Siamo prossimi a festeggiare la solennità dell’Assunzione di Maria in cielo e allora vogliamo dedicare un piccolo spazio a quelle piante e fiori che nell’iconografia cristiana, e nella tradizione vengono riferite alla Vergine Maria.

Alla vergine Maria   sia nella tradizione che nell’iconografia cristiana è stata dedicata una grande quantità di fiori e piante questa prima scheda è dedicata al giglio bianco .

 

Nella Bibbia il giglio è citato e associato a bellezza, salvezza, saggezza, purezza ma anche fragilità

In ebraico giglio  שׁוֹשׁ (Shin) è composto da lettere ripetute due volte che richiamano anche il nome Susanna la donna che venne accusata di adulterio da sue vecchioni (cfr. Dan 13,20 -59) che conosciuta come dome donna casta onesta e pura a causa di questa testimonianza secondo la norma del  Levitico (20,10)  avrebbe dovuto subire la morte per lapidazione ma che con l’intervento del profeta Daniele che smascherò i due vecchioni ottenne giustizia. Il termine Susanna/giglio  diventa quindi simbolo di integrità, nobiltà e coraggio interiore e testimonianza di Dio che ascolta il lamento dell’innocente la cui esistenza è in pericolo, liberandolo in modo imprevisto.

Il giglio nella profezia del profeta Osea diviene una rappresentazione della salvezza , egli infatti descrive la liberazione di Israele come ” la fioritura dei gigli” : ” Sarò per lui come rugiada – Israele ; fiorirà come un giglio e metterà radici come l’ albero del Libano» (cfr Os 14,6).

Nel libro del Siracide il saggio fa ” sbocciare i fiori come gigli” (39,14) e nel Cantico dei Cantici il giglio, che significa crescita spontanea , è simbolo di bellezza fedeltà e amore gratuito ; come l’ amante, il giglio tra le spine, è unico e insostituibile «Come un giglio fra i rovi, così l’amica mia tra le ragazze» (2, 2)

Nel Nuovo Testamento il riferimento al giglio è parte del discorso della montagna , quando Gesù ammonisce la folla a non lasciarsi prendere dalla fretta delle cose e della vita fino a vivere nell’ansia e nell’angoscia . Con le parole «Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro» (Mt 6, 28-29), Gesù ci ricorda che il Padre celeste ha cura di noi che siamo suoi figli e ci esorta a non preoccuparsi del domani e non mettere davanti a sé la propria sicurezza come chi ha poca o nessuna fede . _ In queste parole di Gesù, l’eccezionale bellezza di questo fiore, fragile , evoca la fragilità che cinge ogni uomo e ogni donna. Allo stesso _ tempo, esalta la sollecitudine di Dio che protegge la loro vita con un tenero amore e ci ricorda che solo la fiducia in Lui permette una vita di orgoglio e onestà

 

Nel VII secolo il ven. Beda (673-735) paragona la Vergine Maria al giglio bianco , i cui petali bianchi rappresentano il suo corpo verginale e le antere dorate rappresentano lo splendore della sua anima. Si parla anche della purezza di Maria quando San Bernardo (1090-1154 ) la descrisse come “la viola dell’umiltà , il giglio della castità, la rosa della purezza”.

Inoltre , secondo gli studiosi del tempo di San Bernardo, il nome Nazareth in ebraico נצרת‎, (Natzrat ) significa germoglio . Così egli scriveva : “Il fiore vuole nascere da un fiore, in un fiore, al tempo dei fiori” (Flos nasci voluit de flore, in flore et floris tempore ) .

La simbologia cristiana , basata sul fatto che il giglio biblico è simbolo di purezza, e candida innocenza, rappresenta la Madonna con un giglio bianco . La frase “Come un giglio fra i cardi, così la mia amata tra le fanciulle!” è una delle molte immagini poetiche presenti nel Cantico dei Cantici questa definizione riferita alla Vergine Maria  nell’iconografia cristiana assume il valore di purezza e affidamento a Dio

Il fiore che nel Medioevo si considerava il miglior simbolo della purezza di Maria, vergine prima e dopo il parto , era il giglio, ammirato come fiore della purezza fin dall’Antichità . Così, dal XIV secolo , i gigli sono stati spesso inseriti nei dipinti e miniature dell’Annunciazione . _ Tra l’ angelo Gabriele e la giovane Vergine in preghiera c’e’ spesso un vaso con gigli. In molte scene dell’Annunciazione dipinte nel Rinascimento   l’Arcangelo Gabriele è raffigurato mentre porge un giglio alla Vergine Maria e le annuncia che presto sarà madre di Gesù

 

Nella tradizione popolare esistono bellissime leggende per spiegare l’ origine del fiore . _ Si dice che il giglio sia nato dalle lacrime di Eva quando fu scacciata dal giardino dell’Eden . Ma fu di colore giallo giallo fino al giorno i cui la Vergine Maria si chinò per raccoglierlo , e fu allora che divenne di colore bianco a simboleggiare il ruolo di nuova Eva e nel restituire al mondo l’ innocenza che Eva aveva perso.

Una leggenda racconta anche che un ebreo e un cattolico sedevano insieme davanti a una brocca di vino per discutere dell’eterna verginità della Madonna . Il cattolico affermava : “ Noi crediamo che proprio come il gambo di un giglio diventa verde e poi emette un fiore bianco , senza intervento o qualsiasi tipo di interferenza da parte dell’uomo. sul gambo , in questo modo anche la Madonna fu concepita dallo Spirito Santo e poi diede alla luce suo figlio . Il figlio senza macchia sul corpo , è il fiore e il frutto principale di tutti noi esseri umani.” L’ ebreo rispose: “Quando vedrò crescere un giglio da questa brocca , lo crederò ma non prima di allora ” E all’improvviso dalla brocca spuntò un giglio , il più bello che ci sia. Vedendo ciò, l’ebreo si mise in ginocchio e disse : ” Donna, ora credo che tu abbia concepito Gesù Cristo , il Figlio di Dio , disceso dal cielo per mezzo dello Spirito Santo , e sei ancora vergine prima e dopo. . E l’ ebreo fu battezzato e divenne una persona pia . Per questo motivo, conclude la leggenda , il vaso e il giglio furono posti tra la Madonna e Gabriele: ” Poiché questo ebreo discuteva con i cattolici su come fosse stata concepita la Vergine Maria che anch’essa ha chiesto all’Angelo riguardo al modo in cui essa deve concepire e restare vergine prima e dopo ”

 

 

 

 

 

Con un miracolo simile che coinvolse il giglio, un devoto domenicano fu guarito dai suoi dubbi sulla maternità verginale di Maria . Questo monaco si rivolse a Sant’Egidio per alleviare i dubbi nella sua anima. Sant’Egidio eliminò il suo dubbio senza parole. Egli semplicemente colpì con il bastone a terra , e subito spuntò un giglio come segno della verginità della Madonna prima della nascita del Signore . _ Poi colpì una seconda volta con il suo bastone, e un altro giglio germogliò come prova della sua verginità durante il parto. Il terzo colpo evidenziò il con il terzo giglio con le parole “Virgo post partum ” , Confermò la verginità di Maria dopo la nascita di Cristo.

Alcuni artisti medievali venuti a conoscenza di questo grande miracolo dipinsero immagini dell’Annunciazione con tre fiori di giglio su uno stelo. Quindi Maria è associata non solo alla rosa ma anche al giglio perché è bianco , immacolato e nobile . _ Gli antichi credevano anche che il giglio avesse la capacità di guarire dalle ferite , e quindi corrisponde anche alla Donna che porta al mondo il rimedio ai suoi peccati .

Alcuni artisti medievali venuti a conoscenza di questo grande miracolo dipinsero immagini dell’Annunciazione con tre fiori di giglio su uno stelo. Quindi Maria è associata non solo alla rosa ma anche al giglio perché è bianco , immacolato e nobile . _ Gli antichi credevano anche che il giglio avesse la capacità di guarire dalle ferite , e quindi corrisponde anche alla Donna che porta al mondo il rimedio ai suoi peccati .

Tutto è dono di Dio

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