La palma, con le sue foglie verdi è simbolo della vita, che niente può distruggere. Per la sua altezza, profondità e flessibilità è anche simbolo di bellezza, eleganza, grazia, stabilità.
Il giusto che radicato nella Parola si innalza in alto, verso Dio (Sal 93,13) è come una palma verdeggiante. Nel vangelo di Giovanni, la palma indica la vittoria di Gesù sulla morte e la sua risurrezione. Nell’Apocalisse ricorda il trionfo dei martiri (Ap 7,9).
Nella terra della Bibbia e in particolar modo in Giudea l’albero della palma da dattero è uno dei più diffusi, dei suoi dolci frutti si nutrono i nomadi e le popolazioni del deserto. Per via delle sue lunghe radici con le quali riesce ad assorbire l’acqua che è nascosta nella profondità del deserto essa cresce sempre rigogliosa rimanendo verde , cioè viva. Nel Cantico dei cantici la bellezza della donna amata viene cantata in tutta la sua bellezza usando appunto l’immagine di questa pianta «La tua statura è slanciata come una palma e i tuoi seni sembrano grappoli.. Ho detto: «Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri» (7,8-9). Inoltre le radici molto profonde e l fusti eretto fanno della palma imbolo del giusto che radicato nella Parola si innalza in alto, verso Dio: «Il giusto fiorirà come palma … e nella vecchiaia daranno ancora frutti » ( cfr. Sal 92,13-15).
Svariati brani biblici narrano che Israele, dopo avere attraversato il deserto, entra a Gerico, la città delle palme: «Il Signore mi mostrò tutto il paese …, il distretto della valle di Gerico, città delle palme … » (Dt 34,3; cfr. Gdc 1,16; 3,13; 2Cr 28,15).
Inoltre la palma cresce anche sulle alture, come ricorda “la palma di Debora” situata nelle montagne di Efraim (Gdc 4,5) e intorno a Gerusalemme. E’ proprio all’ombra di una palma che la otto una palma, la profetessa Debora amministra la giustizia e consiglia i capi del popolo (Gdc 4,4).
Il re Salomone adorna il Tempio con sculture di Palme: «Ricoprì le pareti del Tempio con sculture e incisioni di cherubini, di palme e di boccioli di fiori, all’interno e all’esterno … » (cfr. 1Re 6,29-35). Il profeta Ezechiele descrive il santuario celeste ornato da cherubini e palme (Ez 41,18-20).
Per la festadi Sukkot ( festa delle capanne o tabernacoli) gli Ebrei usasano rami verdi di palma insieme al cedro, per adornare le capanne mirto e salice (Lv 23,40; Ne 8,15) e i rami di palme venivano agitate in segno di gioia e di trionfo (Lv 23,40; 1Mac13,51; 2Mac 7,1).
Nel Vangelo di Giovanni a differenza dei sinottici che raccontano dell’Ingresso di Gesù a Gerusalemme acclamato dalla folla con rami d’ulivo, racconta che il popolo lo seguiva recando in mano rami di palma. Presero rami di palme e uscirono incontro a lui acclamando: “Osanna!/ Benedetto colui che viene nel nome del Signore…”» (Gv. 12,13). La palma in questo vangelo indica la vittoria di Gesù sulla morte e la sua risurrezione.
Nell’Apocalisse coloro che hanno testimoniato la loro fede fino al dono della vita e cioè i martiri sono i risorti che si legge «stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani» (Ap 7,9).