Come sappiamo, I fiori sono l’elemento essenziale della decorazione nella maggior parte delle chiese. E sappiamo anche che per la fioritura liturgica ci sono codici precisi di cui tener conto, nella liturgia infatti ogni festa, ogni tempo liturgico ha il suo colore, la sua forma e il suo significato spirituale ai quali il fiorista liturgico deve prestare attenzione, non si tratta infatti di fare composizioni belle da vedere o troppo allegoriche ma soprattutto di accompagnare discretamente l’assemblea nella celebrazione unendo il servizio alla Lode e alla preghiera che ogni celebrazione rivolge al Creatore
Infatti se si potrebbe pensare che i fiori nelle chiese aggiungano un tocco di bellezza a seconda delle stagioni e delle occasioni. In realtà sappiamo bene che la fioritura liturgica permette certamente di ricordare la bellezza della Creazione di Dio , ma ha anche i suoi codici che affondano nel calendario liturgico una precisa simbologia spirituale. Così, ogni festa e ogni tempo ha il suo colore indicazioni liturgiche bel precise.
Riguardo al tempo di quaresima che ci apprestiamo a vivere sappiamo che il Colore liturgico è il viola fatta eccezione per la iV domenica Laetare nella quale è il rosa come testimoniano gli abiti dei celebranti mentre l’uso dei fiori è espressamente vietato (Ordinamento Messale Romano ,351) .
Il tempo di quaresima che inizia col mercoledì delle ceneri , è un momento di unione con il mistero di Gesù che ha trascorso quaranta giorni nel deserto, resistendo a tutte le tentazioni del diavolo prima della sua crocifissione. Come lui, un cristiano deve sapere come resistere velocemente e fermamente alle tentazioni che lo circondano. In questo periodo perciò la composizione liturgica è priva dei fiori e sarà sobria e discreta per aiutare l’assemblea a percorrere nella preghiera nel digiuno, nella carità verso la gioia Piena della Pasqua dove allora si il giardino liturgico si adornerà dei fiori e della Luce per celebrare la Resurrezione.
COME REALIZZARE LA COMPOSIZIONE ?
Per comporre i bouquet quaresimali, come regola generale, manteniamo un filo conduttore in tutto questo tempo: un’unica composizione con poche variazioni durante le domeniche. la base della composizione sarà realizzata in modo molto semplice semplice, e spoglio, per simboleggiare al meglio il deserto .
Si potranno pertanto usare rami di alberi morti che ricordano il legno della croce, pietre chiare e scure che rappresentano la terra e alcuni fiori secchi di colore non evidente , vanno benissimo per simboleggiare la morte prima della risurrezione.
La Composizione dell’altare può essere realizzata prevedendo di inserire le ceneri che saranno benedette nella liturgia del Mercoledì e che poi potranno rimanere insieme all’acqua benedetta come richiamo forte che accompagni questo tempo liturgico.
Nella composizione dell’ambone si useranno gli stessi elementi badando a mantenere un tono sobrio ed essenziale ma che però ponga nella giusta evidenza il luogo liturgico
Una nota molto importante riguarda la fioritura del Tabernacolo, unica eccezione ammessa, infatti la custodia Eucaristica è il luogo dove il Signore è realmente presente in mezzo a noi con il suo pane di salvezza. Si potrà sempre porre una semplice fioritura che mantenga un tono sobrio , badando mantenersi nel clima penitenziale del tempo e se possibile scegliendo una tonalità adeguata al colore liturgico della Quaresima.
Nella IV domenica Laetare si potranno poi aggiungere pochi fiori rosa , molto indicate sono le primule in quanto la primula è fiore che annuncia l’arrivo della primavera e il significato attuale che le viene attribuito è quello di vita, giovinezza, speranza e rinascita
quindi molto adatta a questa Domenica che ci annuncia la gioia che sarà portata dalla Pasqua che illuminerà con la Risurrezione tutto l’anno liturgico .
A cura del servizio fioritura liturgica Unità Pastorale Velletri nord