✝Icone di Quaresima : Il Cammino di Quaresima 4 Domenica anno C

Le letture del giorno

Gs 5,91.10-12; Sal 33; 2 Cor 5,17-21; Lc 15,1-3.11-32

 È la casa del padre il luogo più bello

La quarta domenica di Quaresima è dedicata alla letizia e illumina il cammino quaresimale come sentiero verso l’esultanza pasquale. La penitenza cristiana, infatti, non è un perfezionismo sterile ma un percorso verso la gioia vera.

Ma da dove viene questa gioia? E cosa gli si oppone? La liturgia ci dona la parabola del padre misericordioso. Si parte da un banchetto in cui Gesù viene contestato da farisei e scribi, che mormorano sulla qualità dei commensali: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».

Seguono le tre parabole della misericordia di cui oggi la liturgia ci fa leggere solo l’ultima, quella del Padre misericordioso, tralasciando quelle della Pecora smarrita e quella della Dracma smarrita.

Ed egli disse loro questa parabola: Un uomo aveva due figli…». La parabola è per gli scribi e i farisei. Il destinatario principale è l’ultimo personaggio, spesso trascurato nei commenti, l’unico che non arriva alla festa: il fratello maggiore. Costui nella gioia non ci sa entrare.

ll tema è limpido: l’attenzione deve essere puntata sul padre e su come si pone verso i due figli – il figlio peccatore “prodigo” e il figlio “giusto” -,  e di come i due si pongono dinanzi a lui. Le storie dei due figli si devono scontrare con la novità della paternità di questo padre. Un padre che non cessa mai di amare. Il padre è impaziente di ridire al figlio fuggito chi è per lui: «Presto! – dice ai servi – portate qui la veste più bella!» . Non gli dice “sei di nuovo figlio”, ma “sei sempre rimasto figlio, anche nella tua lontananza, anche quando figlio non ti sentivi!”.

Il dramma è che mentre il figlio minore, lo sappiamo ormai, è entrato alla festa, questo maggiore è ancora fuori; Gesù lo lascia al termine del racconto lì fuori ove sta trattenendo anche il padre che, come ha fatto per l’altro figlio, si è recato nella sua lontananza e nella sua durezza di cuore a raccontargli l’amore e la sua filialità («Tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo»); il padre vorrebbe tanto che entrasse, e scoprendo il fratello come fratello, scoprisse la sua paternità.

Gesù lascia in sospeso la parabola ed anche la gioia piena del Padre! La conversione dei “giusti” è tanto più difficile di quella dei peccatori!

Domenica della gioia. Sì, la nostra gioia, la gioia di noi che riceviamo questo evangelo, questa buona notizia, ma gioia soprattutto di Dio che però noi dobbiamo rendere piena con il coraggio di sedere, anche noi, alla mensa dei peccatori, da peccatori con i peccatori!
Solo Gesù è giusto!

La composizione:

 Mantenendo lo stile evolutivo ,nella composizione si è scelto di aggiungere il simbolo della veste quale richiamo a  quella  veste più bella generata dalla conversione e dalla misericordia e un accenno alla mensa simboleggiato dall’anfora ,  poichè questa domenica  ci preannuncia la gioia della festa, alla quale tutti noi rivestiti della veste più bella della nostra conversione possiamo giungere nel nostro cammino terreno che ,illuminato dalla luce della Pasqua di Cristo nostro Redentore ci conduce nell’abbraccio gioioso  del Padre Misericordioso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto è dono di Dio

a cura del servizio di Fioritura liturgica della parrocchia BMV Immacolata di Foggia

error: Attenzione stai tentando di copiare un contenuto protetto da copyright ti ricordiamo che la violazione del copyright è perseguibile a norma di legge