Icone di Quaresima : Il Cammino di Quaresima 1 Domenica anno C

“La Quaresima, secondo la Tradizione vivente della Chiesa, è innanzitutto un cammino ecclesiale verso la festa di Pasqua, prima di essere un tempo di penitenza e di conversione.

È un percorso sui passi di Gesù nella sua salita verso Gerusalemme, verso la pienezza della gioia pasquale, in cui tutta la Chiesa ritrova e celebra il nucleo principale della sua fede e della sua vita.

Per noi battezzati è un itinerario di ri-scoperta delle ricchezze di cui Dio Padre, attraverso il Figlio, per la potenza dello Spirito, ci ha ricolmato, ed è un cammino per ri-apprendere a credere evangelicamente e a vivere da uomini pasquali”.(da La Vita in Cristo e nella Chiesa)

La Parrocchia BMV Immacolata di Foggia propone una composizione quaresimale di tipo evolutivo pe poter così sottolineare di dDomenica in domenica in cammino di conversione che le letture e la liturgia ci propongono in questo anno liturgico del ciclo C

Prima Domenica :

Le letture del giorno

Dt 26, 4-10; Sal 90; Rm 10, 8-13; Lc 4, 1-13.

Gesù pieno di Spirito Santo, guidato dallo stesso Spirito, tentato dal diavolo, si addentra nel deserto in un completo digiuno per quaranta giorni. Egli anticipa così la nostra quaresima e tutti i nostri percorsi penitenziali. La Chiesa poco conosce il deserto e poco lo medita, anche se esso è fonte di meriti infiniti. Gesù ci rivela che le sue sofferenze sono state atroci, dato che l’inferno stesso gli si è scagliato contro, tentandolo. Là ha vissuto tutte le tentazioni, di tutti i tempi e di ogni generazione. Le ha vissute per noi: le ha combattute e vinte per noi! Gesù è stato tentato fisicamente, moralmente e nello spirito. Fisicamente, colpendo e lacerando il suo corpo; moralmente nel gridare: “Ma chi te lo fa fare di soffrire e salvare gli uomini! Guarda quello che ti faranno!…”, e gli poneva innanzi le intere nefandezze e le perversioni, il disamore umano. Satana l’ha tentato nello spirito, ponendolo in un deserto interiore: secco, aspro, duro, dandogli suggestioni alla mente, cercando di voler deformare il pensiero nella sua verità, con tutta la sua potenza di male e gridando: “Vedi: il Padre ti ha abbandonato!”. Vinte però le più insidiose tentazione Gesù respinge tutte le altre: la brama delle cose, il potere come possesso, quello di mettere alla prova l’onnipotenza divina. “Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui”. I suoi dolori sono la nostra rinascita e ci saranno di sostegno e consolazione nella nostra di Passione; ci preparano a vivere veramente e santamente la Risurrezione con tutto il suo frutto. È un gioioso anticipo del trionfo finale di Gesù. È la certezza anche della nostra vittoria sulle tentazioni e sul male se umilmente in Lui confidiamo.

La composizione :

Nella composizione si è scelto di usare

alla base della  un piccolo drappo azzurro ricorda  che Gesù entra nel deserto dopo aver ricevuto il battesimo nel fiume Giordano

un tessuto grezzo  , un elemento semplice, che veste il povero, ci ricorda il cammino di penitenza che bisogna intraprendere per convertire il cuore di pietra in cuore nuovo.

alcuni tronchi secchi che  rappresentano simbolicamente l’aridità, la mancanza di vita nel deserto.

Le piante grasse note per la loro forte resistenza a qualsiasi condizione estrema  ci richiamano al senso della nostra fede che solo vinvedo ogni male resistendo come Gesù ad ogni tentazione  potremo gioire della gioia Pasquale

La composizione si snoda poi come un percorso che evidenzia le tentazioni offerte dal demonio al Cristo Pietre da trasformare in cibo e la torre più alta dal tempio rappresentata da mattoni composti a rappresentare la fragilità delle opere umane davanti alla volontà redentrice del Signore Gesù che sceglie di soffrire già nei quaranta giorni del deserto per la nostra salvezza,

 

 

Tutto è dono di Dio!

a cura del servizio di Fioritura liturgica della parrocchia BMV Immacolata di Foggia

 

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