“Giovedì Santo, il giorno in cui Dio ci consegna la Sua misericordia “Una meditazione sul senso della liturgia del Giovedì della Settimana Santa di Don Luigi Maria Epicoco

La liturgia del crisma il mattino del giovedì santo, e il vino dell’ultima cena della messa vespertina ci riportano alla mente i due medicamenti che usa il buon Samaritano nel racconto che ne fa Gesù nel Vangelo di Luca.

È l’olio della consolazione e il vino della gioia. È bello pensare che il giovedì santo sia l’esplicitazione della misericordia.

Gesù istituisce il sacerdozio perché venga prolungata nella storia la misericordia del buon Samaritano che a differenza degli altri vede, si ferma, si fa prossimo, prende in braccio, conduce alla locanda, paga di persona.

Ma il vero miracolo è l’eucarestia. Essa non è solo la Sua presenza reale, è anche ciò che più di ogni altro sacramento ci fa diventare Egli stesso.

Se il sacerdozio è continuare a versare l’olio e il vino sulle ferite dell’umanità, l’eucarestia invece trasforma chiunque la celebri e la mangi in Cristo stesso.

Ed è così che misteriosamente la Sua presenza reale si prolunga anche in chi prende parte di quel pane e di quel vino, di quel corpo e di quel sangue. Ma non è un gesto magico.

Anche Giuda infatti si accosta a quel mistero, ma la postura del suo cuore è completamente rivolta al male, così quell’intimità pazzesca con Gesù toglie il velo della sua malizia e il buio lo acceca completamente.

È importante allora domandarci con che cuore vogliamo vivere la liturgia di questo giovedì santo. In che modo vogliamo stare alla sua tavola, e poi in quel giardino di ulivi tanto caro a Lui.

Don Luigi Maria Epicoco

La fioritura delle Anfore per gli Olii Santi è stata realizzata presso la Cattedrale della diocesi di Sessa Aurunca

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